Il 25 giugno scorso nel Palazzo Baronale De Maria di Basicò si è svolto un importante convegno dal titolo “Smart village e città metropolitana”.
Il Convegno, organizzato con l’Istituto Nazionale di Urbanistica, gli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri di Messina e la Fondazione Architetti del Mediterraneo, ha inteso proporre e raccogliere contributi e suggerimenti all’iniziativa promossa dal Comune di Basicò con la quale si vuole realizzare una politica di attenzione sul proprio centro storico, promuovendo, attraverso un marketing urbano, iniziative imprenditoriali e culturali; estendendo l’attenzione sul tema dell’emergenza urbanistica e demografica anche a quelle micro-municipalità presenti nel territorio della nuova città metropolitana di Messina e, in generale, nelle aree interne e collinari della Sicilia.
Urbanisti, economisti, esperti in politiche comunitarie, architetti ed ingegneri, si sono alternati, coordinati dall’Arch. Antonio Liga, componente di LaborMetro, al tavolo dei relatori, esaminando diversi aspetti secondo gli specifici profili ed esperienze.
Non si può non parlare oggi della Legge Regionale 13/2015 sui centri storici – ha detto nel suo intervento l’Arch. Lazzari – e come da noi non sia stata condivisa nei principi che sottendono alla stessa. Non abbiamo condiviso le strategie che vengono richiamate per le ipotesi di sviluppo economico. Siamo a conoscenza della sensibilità che questi centri hanno e devono conservare. Quando si parla di viluppo economico attraverso una liberalizzazione o un’accelerazione dei privati siamo fortemente preoccupati che si possa sfuggire alle norme minime di tutela. Abbiamo una interlocuzione aperta con l’Ass. Reg. ai Beni Culturali a cui abbiamo manifestato le nostre preoccupazioni. Si può dire che la legge sia solo sulla carta e che sia rimasta quasi completamente inapplicata. Per questo abbiamo chiesto anche la possibilità di abrogarla, in questi termini non serve a niente e a nessuno. Lo sviluppo dei centri storici non può essere economico, deve essere prima di tutto culturale; attorno ad esso poi si concretizza l’efficienza economica. Lo sviluppo economico è qualcosa che nel tempo porta alla recessione, una efficienza economica che si interpreta in momenti diversi porta ad una organizzazione strutturale dell’economia che può durare sicuramente negli anni“.
Si deve capire – ha concluso il Presidente del’Ordine di Messina e della Consulta Regionale Architetti – come un ragionamento sui centri storici vada incastonato all’interno di un progetto più ampio che è quello della Città Metropolitana ed è attraverso questi momenti in cui assoluti esperti del settore, con diverse competenze possono contribuire a creare una mission complessiva
Le conclusioni del convegno sono state affidate allo stesso Arch. Lazzari

 

arch. Michele Palamara (Vice Presidente con delega alla comunicazione)

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