La notizia che l’approvazione dello “Sblocca Porti”, che ipotizza nella sua bozza l’accorpamento dell’Autorità Portuale di Messina a quelle di Augusta e Catania, sarà discusso in un Consiglio dei Ministri a fine agosto, è stata talmente forte da spingere il laboratorio permanente, che affronta tematiche riguardanti il governo del territorio, ad organizzare un incontro urgente con i politici locali.
Allo stesso tavolo, coordinato dal Presidente dell’Ordine degli Architetti, Giovanni Lazzari, alla presenza di professionisti, società civile e imprenditori, hanno dialogato: Salvatore Arcovito (Presidente Ance); Alfredo Schipani (Presidente Confindustria); Santi Trovato (Presidente Ordine Ingegneri); Felice Genovese (Presidente Agronomi e Forestali); Michele Limosani (Esperto delegato del Rettore); sen. Giampiero D’Alia; on Enzo Garofalo; on. Giuseppe Picciolo; on. Giovanni Ardizzone (Presidente ARS); ass. reg. Pina Furnari; Pino Falzea (Presidente Fondazione Mediterraneo); prof. Giuseppe Fera; Emilia Barrile (Presidente Consiglio Comunale); Enzo Colavecchio (Presidente Direttivo Legambiente Sicilia); Antonino De Simone (Presidente Autorità Portuale); Antonino Samiani (Comandante Autorità Marittima dello Stretto).
Diversi i punti di vista emersi sotto variegate sfaccettature per capire se esistono margini di movimento alternativi a quelli espressi nella bozza che andrà in discussione a fine agosto e, alla fine, tutti concordi nell’elaborare, con l’aiuto della politica, in tempi brevissimi, una proposta che veda Messina accorpata ai porti della vicina Calabria, come peraltro già scritto in una lettera aperta inviata ad aprile al Ministro Lupi.
Il risultato dei lavori sarà espresso in un documento che verrà discusso a breve a Roma nel prossimo tavolo tecnico nazionale sui trasporti nello stretto.
Contemporaneamente i politici locali percorreranno le strade per l’auspicato cambio di rotta.
arch. Michele Palamara (Vice Presidente con delega alla comunicazione)
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