Il 17 ottobre, presso la Fondazione Radice Pura di Giarre (CT), si è  tenuta la premiazione del Premio INARCH SICILIA/CALABRIA 2020. L’iniziativa si colloca nella lunga e prestigiosa tradizione dei premi IN/ARCH che, a partire dalla prima edizione del 1962, hanno rivestito un ruolo di grande importanza nel dibattito architettonico nazionale. L’INARCH è l’Istituto Nazionale di Architettura fondato nel 1959 da uno dei più grandi storici e critici dell’architettura Bruno Zevi, che lo promuove quale luogo di incontro tra produttori, architetti, tecnici dell’edilizia.

I Premi si sono sempre caratterizzati – unici in Italia – per un aspetto particolare: viene premiata l’opera di architettura come esito di un processo complesso che coinvolge tutti i passaggi della filiera produttiva: domanda, esigenze, programma, norme, risorse, progetto, realizzazione, controllo, gestione, manutenzione.

Di qui la scelta di premiare l’opera e i tre principali protagonisti che sono alla base della sua realizzazione: committente, progettista, costruttore.

I Premi In/Architettura 2020 sono articolati in Premi Regionali e Premi Nazionali. Questo consente un ampio monitoraggio sulle architetture di qualità realizzate in tutto il territorio nazionale.

I vincitori dei premi regionali vengono candidati automaticamente al premio Nazionale.

Nell’edizione 2020 che ha coinvolto le regioni Sicilia e Calabria, la giuria composta da Fabrizio Aimar, Andrea Bartoli, Michele Cannatà, Santo Cutrone, Ignazio Lutri, Alessandro Melis, Sebastiano Musumeci e Francesco Trovato ha assegnato premi per le due regioni nelle seguenti categorie:

  • Premi per interventi di nuova costruzione
  • Premi per interventi realizzati, progettati da giovani progettisti
  • Premio per un intervento di rigenerazione urbana
  • Premio per un intervento di riqualificazione edilizia
  • Premio “Bruno Zevi” per la diffusione della cultura architettonica
  • Premio alla carriera

I premi speciali sono stati assegnati dagli sponsor sono stati i seguenti:

  • Premio Speciale Listone Giordano
  • Premio Speciale Vimar
  • Premio Speciale Willis Towers Watson

Lo studio Bodàr Bottega d’architettura, con sede a Barcellona P.G. e a Firenze, si è aggiudicato tre premi all’interno di questa edizione, sia per la regione Calabria, sia per la regione Sicilia.

La giuria ha infatti deciso di assegnare il premio per “Interventi di nuova costruzione” in Calabria al di sotto dei 5 mln di euro all’opera “Case nel paesaggio Silano” realizzata a Cotronei, in provincia di Crotone, commissionato dalla famiglia Baffa e realizzato da Essebi Costruzioni. Il progetto parte dal 2007, insieme all’arch. Serafina Amoroso e, dopo alcune varianti e un lungo iter nella realizzazione, si è concluso nel 2019. Nella motivazione della giuria si legge:

L’intervento elabora in modo coerente il tema della casa nel paesaggio montano, che si amplia definendo, attraverso i due distinti volumi di cui si compone, lo skyline di un piccolo borgo. Chiara l’elaborazione degli elementi base: il forte basamento in roccia che esprime continuità con la geologia dei luoghi, la chiarezza ed essenzialità dei volumi abitativi sovrastanti, intagliati come blocchi stereometrici per cercare affacci ai panorami circostanti; al loro interno, come conseguenza di un ricco lavoro di scavo e inserimento della luce, nitide appaiono le sequenze di ambienti. Coerente la scelta dei materiali, in un sapiente e misurato dialogo tra matericità ed astrazione che coinvolge interni ed esterni.”

All’interno della stessa premiazione l’opera ha ricevuto anche il premio speciale Willis Towers Watson. Lo stesso progetto era stato selezionato nella shortlist del premio “The Plan”.

Lo studio Bodàr ha ricevuto anche un riconoscimento per l’opera “Un piccolo gesto plastico” che riguarda la realizzazione di una piccola struttura ricettiva balneare nel comune di Furnari, ottenendo una menzione speciale per la categoria di “Intervento di riqualificazione edilizia” in Sicilia, insieme ai committenti Luca Biondo e all’impresa Geom. Claudio Calabrese. La motivazione per questo riconoscimento è stata :

Un’operazione di sostituzione edilizia nel centro storico viene generosamente modulata come riqualificazione dello spazio urbano ed allo stesso tempo come ottimale sfruttamento dello spazio abitativo; alla città si offre uno schermo che gioca con forme e geometrie di bucature (porte e finestre) e spessori murari; all’interno viene rigorosamente e funzionalmente scandito lo spazio di una piccola attività ricettiva, fino alla terrazza comune.”

I riconoscimenti ottenuti per queste opere, insieme all’affermazione negli ultimi anni in competizioni progettuali nazionali ed internazionali e la partecipazione a mostre Biennali, tra cui si segnalano il 3° Posto per il Parco del Ponte di Genova (con lo studio Multari+Corvino e Michelangelo Pugliese), il 1° Posto per il Concorso Periferie Urbane 2017, il 1° Posto per il Nuovo Parcheggio di Scilla, (questi ultimi insieme allo studi Moduloquattro), la partecipazione alla III Biennale di Architettura di Pisa confermano la presenza attiva dello studio Bodàr nel dibattito architettonico nazionale.

Vanno segnalati i premi  per un “Intervento realizzato da giovani progettisti” in Calabria assegnato all’opera Cappella Spirituale Città del Sole, progettato dall’architetta messinese Francesca Schepis, siciliana di origine e calabrese di adozione, e le menzioni speciali per “Interventi di rigenerazione urbana” in Calabria ottenute dai progetti per il Parco Letterario di Pentadattilo (Rc), dello studio Sudarch di Reggio Calabria, e per il Parco urbano di San Roberto (Rc) del paesaggista reggino Michelangelo Pugliese,  che per lo stesso progetto ha ottenuto altri importanti riconoscimenti proprio nelle ultime settimane.

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