Un argomento dal punto di vista urbanistico attuale, che coinvolge tutti i Comuni costieri siciliani, è la redazione dei PUDM (Piani di Utilizzo del Demanio Marittimo).

 La qualità di questi Piani condizionerà il futuro dei territori interessati dal punto di vista paesaggistico e ambientale oltre che edilizio per quello che sarà previsto; il tutto si riverbererà sullo sviluppo economico e turistico degli stessi territori e di quelli limitrofi, non solo quelli costieri.

Per quanto in precedenza il Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Messina ha istituito uno specifico Gruppo di lavoro per l’analisi dei PUDM della Provincia.

Per quanto possibile, l’obiettivo che il Gruppo si pone, è quello di dare un contributo alle Istituzioni e agli Enti competenti, con lo scopo di migliorare la qualità dei territori e delle strutture interessate dai Piani, oltre che verificarne le strategie individuate rispetto all’ipotesi di sviluppo, in particolare turistico, degli stessi territori.

Considerata la vastità dei territori costieri della Provincia, e l’esigenza del contributo che possono dare  colleghi che conoscono le specifiche realtà territoriali, chi avesse interesse e volesse farne parte potrà contattare la segreteria dell’Ordine degli Architetti al n° 090 364360 o inviando una mail all’indirizzo info@archme.it .

La prima riunione si terrà giorno 6 Marzo p.v. alle ore 16,00 c/o la sede dell’Ordine, e l’argomento che si tratterà sarà: “Analisi PUDM del Comune di Messina”.

Si prevedono riunioni, anche congiunte, con Funzionari del Demanio Marittimo Regionale (STA), del Comune di Messina e dei Comuni della Città Metropolitana, della Soprintendenza ai Beni Culturali e delle Capitanerie di Porto, e possibilmente con quelli dell’Area 2- Demanio Marittimo di Palermo, per gli aspetti normativi e procedurali.

Arch. Teresa Altamore (consigliere responsabile del Dipartimento Governo del Territorio)

Arch. Nuccio Pecora (coordinatore del gruppo di lavoro per l’analisi dei PUDM)

Tutti i dipartimenti, commissioni e gruppi di lavoro dell’Ordine

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