L’Ordine degli Architetti e la Fondazione Architetti nel Mediterraneo hanno recentemente scritto una nota, indirizzata all’ANAS, e per conoscenza alla Soprintendenza, al Genio Civile e ai comuni interessati, con cui esprimono le loro perplessità sui previsti lavori di sostituzione del ponte di attraversamento del torrente Fiumedinisi.

Con detto progetto – recita la nota – si prevede lo spostamento di alcuni metri verso valle, dell’attuale tracciato, e per la realizzazione del nuovo si prevede la demolizione di parte del fabbricato del Tiro a Segno Nazionale, nel Comune di Alì Terme.”

“Si fa presente – proseguono Ordine e Fondazione – che il “Tiro a Segno” risale ai primi anni del 900. La sua demolizione comporterebbe, sicuramente, una perdita della memoria storica collettiva. Tale edificio, individuato come edificio storico dal vigente P.R.G. del Comune di Alì Terme, ricade in un’area destinata a zona “F”, servizi pubblici di interesse urbano –territoriale, con destinazione specifica a Centro Culturale; appartiene al Demanio dello Stato, ed è sottoposto a vincolo di tutela storica OPE LEGIS. Inoltre il progetto pare che preveda la realizzazione di una bretella provvisoria, funzionale alla viabilità durante il corso dei lavori di costruzione del nuovo ponte, ma inutilizzabile durante il periodo invernale a causa dei rischi alluvionali. Ciò comporterebbe uno sperpero di un’ingente somma di risorse pubbliche per un’opera provvisoria che poi, probabilmente, dovrà essere demolita. Peraltro si è a conoscenza del fatto che da più parti si è insistito sull’opportunità di consolidare il vecchio tracciato e, come opzione, sono state proposte altre soluzioni che prevedono la definitiva costruzione del ponte dove attualmente si intende costruire quello provvisorio; questa soluzione, peraltro, è quella prevista anche nello schema di massima del nuovo P.R.G. del Comune di Alì Terme. Si aggiunge un’altra considerazione: la parte di tracciato che si collega alla rotonda, per poi superarla, progettata nel Comune di Nizza di Sicilia, appare avere delle criticità nella misura in cui, transitando in direzione Messina, si raccorda con una curva cieca che si immette su una rotonda, circostanza che potrebbe creare pericoli nella percorribilità del tratto.”

L’Ordine degli Architetti e P.P.C. della Provincia di Messina e la Fondazione degli Architetti della Provincia di Messina, per tutte queste ragioni, hanno sollecitato l’ANAS alla rivalutazione del proprio progetto, anche in considerazione delle potenziali valide soluzioni alternative.

Non si è fatto attendere il Genio Civile, che in risposta alla nota dell’Ordine e della Fondazione, ha scritto, il 26 marzo scorso, un’ulteriore nota all’ANAS, e per conoscenza, fra gli altri, all’Ordine degli Architetti di Messina, con la quale invita l’azienda a voler riscontrare la nota dell’Ordine e della Fondazione, ricordando che in data 14/06/2013 ha reso nulla osta preliminare “ai soli fini idraulici” per la demolizione e ricostruzione del ponte.

Anche il Genio Civile, quindi, auspica, come l’Ordine degli Architetti di Messina e la Fondazione Architetti nel Mediterraneo, che si trovi “una soluzione alternativa che soddisfi entrambi gli aspetti rilevati dall’Ordine

 

arch. Michele Palamara (Vice Presidente con delega alla comunicazione)

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