Stamane una delegazione dell’Ordine, composta dagli Archh. Clelia Testa Camillo, Pino De Domenico, Michele Palamara e Aurelio Siracusano, ha incontrato l’Ingegnere Capo del Genio Civile, Ing. Leonardo Santoro e gli altri Ordini Professionali. All’ordine del giorno le distanze minime dagli argini dei corsi d’acqua ai sensi del comma f) art. 96 T.U. n. 523/1904. Tale norma trova applicazione sia in fase di rilascio ex art. 13 L.64/74 “parere di conformità geomorfologica” su strumenti urbanistici che in fase di rilascio di nulla osta sismico sia preliminare che di inizio lavori ai sensi ex artt. 17 e 18 L. 64/74.
L’Ing. Santoro con nota n. 79141 del 12.5.15 aveva emanato degli “Indirizzi applicativi“, però a tutt’oggi, a suo dire, continuano a pervenire al Genio Civile numerose progettazioni redatte in violazione alle sopraddette distanze minime dai corsi d’acqua e che pertanto vengono rigettate prive del nulla osta richiesto.
L’incontro con gli Ordini Professionali è stato fortemente voluto dall’Ing. Santoro al fine di coordinare una efficace azione comune di sensibilizzazione per una progettazione più virtuosa.
Riceviamo progettazioni – ha detto l’Ing. Santoro – che continuano ad applicare le deroghe previste dal comma f) art. 96 T.U. n. 523/1904. Questo fenomeno si verifica soprattutto nella Provincia di Messina dove queste deroghe sono state applicate in maniera massiva con la convinzione che, ove esistano strumenti urbanistici che permettano l’edificazione, si possa andare in deroga alla distanza di 10 metri. Così non è, dato che tale deroga è applicabile solo alle finalità a cui si riferisce l’articolo, cioè di funzionalità idraulica, non urbanistica
I numeri, secondo l’Ing. Santoro, sono preoccupanti: “Se è vero che, ad un anno dall’emanazione dei suddetti Indirizzi applicativi, ben 15 comuni nella Provincia di Messina hanno adeguato i loro piani urbanistici, sono più di 50 i progetti che il Genio Civile ha dovuto restituire senza Nulla Osta“.
A conclusione dei lavori gli Ordini Professionali e l’Ing. Santoro hanno condiviso un programma comune che consiste: nell’organizzare, presumibilmente per ottobre, un seminario formativo su tali argomenti; nel condividere e riproporre all’ARS un disegno di legge che preveda l’utilizzo controllato del materiale di fondo alveo per abbassarne i livelli e scongiurare le esondazioni.

arch. Michele Palamara (Vice Presidente con delega alla comunicazione)

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