Si è inaugurata il 16 luglio, presso la sede dell’Ordine degli Architetti PPC di Milano di via Solferino 17, una mostra promossa dal Dipartimento Europa ed Esteri di concerto con il Dipartimento Politiche Urbane e Territoriali e il Dipartimento Cultura, Promozione e Comunicazione del Consiglio Nazionale degli Architetti, dedicata alla rigenerazione urbana delle 14 città metropolitane Italiane.

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“Città d’Italia” è una mostra itinerante che partirà dall’Expo di Milano, per poi fare scalo nelle principali capitali orientali e nei prossimi anni nelle altre capitali europee, in Nord America e Sud America.

L’iniziativa è del CNAPPC, ed ovviamente è stato il nostro Ordine ad occuparsi della città di Messina che, insieme a Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia, è stata invitata a partecipare.

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Il titolo completo della mostra è: “Città d’Italia, studi urbani, rigenerazioni urbane ed occasioni progettuali”, un progetto che risponde alla volontà di promuovere sistemi di rete partendo dalle potenzialità presenti all’interno del mondo della professione e degli organismi rappresentativi attraverso la creazione di occasioni per la realizzazione di rapporti positivi con partners ed investitori esteri.

L’Ordine degli Architetti di Messina si è attivato con entusiasmo stipulando un protocollo d’intesa con il Comune di Messina, ottenendo il patrocinio dell’Università di Messina, dell’Autorità Portuale e del Museo Regionale,  e costituendo un gruppo di lavoro composto da: l’arch. Giuseppe De Domenico (delegato del consiglio e responsabile); la prof. arch. Elena La Spada e gli architetti Marina Arena e Francesca Passalacqua (coordinatori scientifici); l’arch. i. conservatore Giuseppe Cannetti e l’arch. Fabrizio Ciappina (per il progetto grafico e l’impaginazione).

Sono stati prodotti tre pannelli:

  • il primo è un’analisi storica rappresentante le peculiarità paesaggistiche dello stretto di Messina.
  • il secondo contiene alcuni esempi di architettura contemporanea come; i Poli Universitari di Sperone e Annunziata; il Museo; il Polo Sportivo di San Filippo e il Palacultura.
  • il terzo pannello evidenzia l’orientamento della città allo sviluppo della portualità ed al rafforzamento della continuità territoriale quali fattori cardine per la riconquista della naturale vocazione marinara attorno alla quale ridisegnare la nuova Messina.

A completare il materiale prodotto dall’Ordine degli Architetti di Messina c’è un video promozionale, uno sguardo complessivo sul carattere urbano e sulle potenzialità di trasformazione, che verrà proiettato durante l’Expo 2015 e durante gli altri eventi internazionali in programma.

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Rigenerare la bellezza – afferma il presidente del Consiglio Nazionale  Leopoldo Freyrie – significa riconoscere quel mix originale che fa sì che si possa trovare, accanto al Rinascimento, l’architettura araba o quella francese “alla Mansart”, i disegni urbani tracciati da imperatori romani, riusati per mura medioevali, divenuti piazze barocche.

In questa prospettiva, le città d’Italia e la loro necessità di resilienza, trovano la loro grande opportunità di investire nella loro rigenerazione, innestando in un tessuto vivo e pieno di energie, nuove funzioni, volumi, spazi pubblici e giardini.

Il riuso delle città d’Italia è il futuro della nazione, promuovendo il nuovo paradigma della limitazione del consumo di suolo mentre liberiamo le energie urbane, creando così il nuovo contesto di un habitat migliore adatto alle nuove forme di economia e socialità contemporanee.

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