Si allega nota inviata dal Presidente dell’Ordine degli Architetti ai tre candidati al Comitato Nazionale dei Delegati.

Hanno aderito, al momento, l’arch. Michele Palamara in data 11/03/2020 e l’arch. Sergio Zappia in data 12/03/2020. A seguire le due note di adesione:

NOTA PALAMARA

Gentile Presidente,

vista la proposta del Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Messina, come manifestato già in assemblea, qualora sarò eletto Delegato Inarcassa, con la presente mi impegno a portare avanti una politica finalizzata ad ottenere:

1. La rottamazione delle sanzioni di quanto non versato alla cassa previdenziale, con possibilità di rateizzazione in 10 anni dei contributi non pagati, gravati dei soli interessi;
2. La abolizione dei minimi contributivi, secondo la logica di pagare in rapporto a quanto si guadagna;
3. L’accesso alle prestazioni sanitarie, anche per chi non è in regola coi versamenti contributivi;
4. Una norma di modifica del codice dei contratti, li dove non consente, ai soli professionisti del settore tecnico, di assumere incarichi pubblici se non si è in regola con i contributi previdenziali personali, inserendo la clausola che in caso di debiti contratti con fisco e/o cassa previdenziale, una parte – da definire – del compenso venga dall’ente direttamente corrisposta a Stato e/o Cassa di previdenza privata.

Mi impegnerò, inoltre, a votare un consiglio di amministrazione di INARCASSA che preveda, nel programma, le azioni suddette.

cordialmente
arch. Michele Palamara

NOTA ZAPPIA

“Al Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Architetti PPC di Messina Oggetto: Elezioni Inarcassa

Caro Presidente, come già espresso verbalmente durante l’assemblea tenutasi all’Ordine, con la presente reitero il mio impegno, se sarò rieletto nel CND di Inarcassa, a proporre e sostenere, fino al raggiungimento, quanto puntualizzato nella Tua nota e specificatamente:

1. La rottamazione delle sanzioni di quanto non versato alla cassa previdenziale, con possibilità di rateizzazione in 10 anni dei contributi non pagati, gravati dei soli interessi;

2. La abolizione dei minimi contributivi, secondo la logica di pagare in rapporto a quanto si guadagna: gli oltre 3mila euro anni di contributo minimo da versare ad Inarcassa sono per tanti professionisti, giovani in primis, insostenibili;

3. L’accesso alle prestazioni sanitarie, anche per chi non è in regola coi versamenti contributivi, a condizione che versi la quota di pagamento della polizza sanitaria;

4. Una norma di modifica del codice dei contratti, li dove non consente, ai soli professionisti del settore tecnico, di assumere incarichi pubblici se non si è in regola con i contributi previdenziali personali, inserendo la clausola che in caso di debiti contratti con fisco e/o cassa previdenziale, una parte, da definire, del compenso venga dall’ente direttamente corrisposta a Stato e/o Cassa di previdenza privata.

Come indicato dal Consiglio e dall’assemblea degli iscritti, valutate le proposte elettorali (se sarò eletto al CND) voterò in sede di formazione del nuovo Consiglio di Amministrazione di Inarcassa i candidati con un programma elettorale più consono possibile alle indicazioni teste riportate. In questo momento di grave difficoltà per il nostro Paese, noi liberi professionisti continuiamo a lavorare, mettendo a rischio la salute nostra e dei nostri familiari, perché non godiamo di misure specifiche a sostegno della nostra categoria.

Nella qualità di Delegato provinciale ho avuto la possibilità – insieme a tanti altri Colleghi Delegati – di sollecitare la governance di Inarcassa ad adottare misure straordinarie per superare le enormi difficoltà di tutti noi a svolgere l’attività professionale in questo periodo di emergenza.

Ho avuto rassicurazione che nell’imminente CdA straordinario di INARCASSA saranno valutate le azioni più opportune a sostenere gli associati nella situazione di disagio economico conseguente all’emergenza CORONAVIRUS, oltre alla sospensione dei termini di pagamento dei contributi previdenziali in scadenza nel periodo dal 23 febbraio al 30 aprile.

Non appena deliberate, sarà mia cura informare i Colleghi delle misure intraprese.

cordialmente sergio zappia”

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