Il 24 giugno, su invito dell’assessore alle Politiche del Territorio Ing. Sergio De Cola, una delegazione dell’Ordine degli Architetti di Messina, presieduta dall’Arch. Giovanni Lazzari e composta dagli Archh. Clelia Testa Camillo, Aurelio Siracusano e Michele Palamara, ha incontrato il dirigente della VI Direzione Ambiente della Città Metropolitana di Messina, Ing. Armando Cappadonia, e il dirigente del Dipartimento Politiche del Territorio, Arch. Vincenzo Schiera, al fine di affrontare tematiche riguardanti le Valutazioni di Incidenza Ambientale.
L’incontro fa seguito ad un altro incontro tenutosi la settimana precedente con la sola Amministrazione Comunale col fine di condividere la bozza di delibera con oggetto: valutazione di incidenza ambientale ai sensi dell’art. 5 del dpr. 8 settembre 1997 n. 357 e s.m.i. Durante tale incontro la delegazione dell’Ordine aveva evidenziato: l’inopportunità di inserire le opere di recupero abitativo ai sensi dell’art. 18 l.r. 4/2003 nella casistica di procedure da assoggettare a Valutazione di Incidenza col pagamento di € 2.000, chiedendo di inserirle nella casistica da assoggettare a screening, nonchè l’eliminazione del limite di tre anni del provvedimento, contestandone l’illegittimità in quanto tali termini possono essere imposti solo da leggi statali o regionali. La comunità europea, con documento eu pilot 6730/14/ENVI, ha dato come direttiva un limite di cinque anni. Su tale aspetto l’Italia non ha ancora legiferato ma è su tale limite al massimo che ci si deve adeguare a far data, comunque, dall’inizio dei lavori. Così è stato fatto per la Autorizzazione Paesaggistica che con decreto legge n.83/2014 è stato portato il limite a 5 anni a partire dall’inizio dei lavori.
All’incontro del 24 giugno, l’Ordine ha rappresentato anche il mancato coordinamento valutativo fra la commissione comunale e quella provinciale che pone in essere disorientamento fra i progettisti i quali non si sentono di operare all’interno di regole certe ed ha chiesto anche all’Ing. Cappadonia che venga eliminato l’attuale limite temporale del provvedimento o eventualmente aumentato, nonchè maggiore chiarezza nelle motivazioni dei dinieghi, che, secondo gli uffici provinciali, sfiorerebbero il 15% dei progetti presentati.
L’Ing. Cappadonia, non escludendo di poter rivedere i limiti temporali, ha affermato: “Cercheremo di eliminare le differenze di veduta fra la commissione del comune e quella della provincia. Abbiamo già cominciato a discuterne con l’Ass. De Cola. Lavorare con regole chiare significa anche evitare possibili contenziosi. I presupposti per smussare le criticità ci sono tutti.
Da parte sua l’Ordine ha chiesto maggiore sburocratizzazione e accelerazione delle procedure, anche attraverso la maggiore responsabilizzazione dei tecnici, e che le valutazioni di incidenza siano esaminate dalla commissione provinciale solo ove esse abbiano ripercussioni sulla riserva, in relazione al regolamento di quest’ultima, e che comunque tale parere non sia vincolante.
A conclusione dell’incontro il presidente Lazzari ha rappresentato come l’Ordine da sempre promuova una pianificazione attenta alla salvaguardia ambientale ed in tale direzione abbia avuto diversi incontri con l’amministrazione comunale negli ultimi tre anni al fine di elaborare e condividere l’obiettivo prioritario di tutela e riqualificazione del territorio, con suggerimenti, purtroppo non sempre colti da quest’ultima.
Ci si riferisce ad esempio alla famigerata Variante di Salvaguardia, più correttamente Variante Parziale di Tutela Ambientale, e a come da sempre l’Ordine degli architetti abbia sostenuto che si dovesse applicare l’articolo 13 del decreto legislativo 152/2006 piuttosto che l’art.12. L’assoggettabilità della variante generale al Prg alla Vas ultimamente sancita dalla Regione da ragione, ancora una volta, all’Ordine degli Architetti .
In tal senso il Presidente Lazzari ha sollecitato i convenuti ad avere un ruolo più inclusivo chiedendo di continuare ad essere consultati su queste tematiche e soprattutto essere ascoltati.

arch. Michele Palamara (Vice Presidente con delega alla comunicazione)

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